Ubicazione Cava Movit

Cutrofiano, un Paese oramai colonizzato e depauperato del suo Territorio e del suo Paesaggio.


Questo ennesimo attacco al territorio, deturperà in maniera indelebile una zona di Cutrofiano non ancora interessato dalle cave ipogee, un territorio ancora vergine con calcareniti affioranti,  posta al confine est dei luoghi dove erano previsti i 108 ettari di pannelli fotovoltaici, sulla strada che dalla Masseria Astore porta all’Appidè, a ridosso delle masserie Piglia e Lame.

Un luogo ricco di storia e cultura, in cui si producono oli e vini di qualità e altre diverse produzioni Biologiche e Biodinamiche, in un contesto turistico ricettivo amato dai Cutrofianesi e non solo, soliti a fare passeggiate salutari e corse campestri, in questa area pianeggiante con un paesaggio mozzafiato, ricco di fauna rara, come i falchi grillai.

L’allarme parte dalla pubblicazione sull’Albo Pretorio Comunale in data 21 Giugno 2016, del parere di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) POSITIVO rilasciato dal Responsabile del Settore Tecnico dall’Ente, condizionato a quella che sarà la decisione del Consiglio di Stato nel giudizio di appello proposto dal Comune di Cutrofiano avverso la sentenza n. 2683/2015 del TAR di Lecce, che stabiliva l’annullamento del precedente giudizio di compatibilità ambientale negativo rilasciato dallo stesso Dirigente, basato sul contrasto alle norme di tutela del Piano Regionale delle Acque esistenti in quell’area.

Considerando che il Consiglio di Stato, quasi sicuramente, confermerà la decisione del TAR, con l’emanazione della VIA positiva già rilasciata, viene spianata, di fatto, la strada che porterà all’approvazione definitiva da parte della Regine Puglia al progetto di cava.

Per questo il Forum Amici del Territorio di Cutrofiano, insieme ad altri Cittadini si stanno mobilitando in una campagna di raccolta firme, per un PETIZIONE, che ha lo scopo di chiede con urgenza un Consiglio Comunale monotematico aperto, su tale vicenda.

Questa prima iniziativa ha lo scopo di informare i Cittadini della situazione, conoscere nel dettaglio gli aspetti giudiziari-amministrativi, e consentire nell’Assise Comunale l’intervento e il contributo di chiunque abbia come priorità il bene del Paese, auspicando una posizione politica forte, chiara e condivisa verso la salvaguardia del nostro Comune.

Inoltre, è nostra intenzione contrastare in ogni modo questo ennesimo sfregio del Nostro Territorio, ricorrendo se necessario al TAR, attraverso una raccolta fondi collettiva tra tutti noi Cittadini, snocciolando tutte le criticità del progetto non ancora prese in considerazione dalle autorità competenti.

Noi Cittadini siamo stanchi di subire l’esproprio della nostra terra in una sorta di neo-colonialismo, da parte di affaristi in cerca del solo profitto, senza lasciare nulla al territorio ormai martoriato.

 

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