Carta Bianca macchiata

L’assessore Martella ha avuto carta bianca, senza dare tutte le risposte all’interrogazione della Consigliera Vallone.


   Scriviamo quest’articolo per spiegare ai Cittadini con fatti e documenti, le querelle successe nell’ultimo Consiglio Comunale del 4 agosto 2017, sulla risposta all’interrogazione relativa all’incarico dato alla ditta del Cognato dell’assessore Martella, avanzata della Consigliera Vallone.

Invitiamo a leggere l’articolo precedente, come introduzione per ciò che andremo ad analizzare nel dettaglio dopo:

>> La Consigliera VALLONE ha chiesto le dimissioni dell’Ass. MARTELLA!

 

  •  Eventi e considerazioni.

   Nella seduta del Consiglio Comunale, dopo i primi 25 minuti trascorsi tra due interrogazioni e risposte della stessa Maggioranza, l’interrogazione della Consigliera d’opposizione Pironti e cerimonie varie di buon compleanno, si è giunti al primo punto all’ordine del giorno:  “1, Risposta ad interrogazione ed interpellanza Consigliere Vallone;”.

   Prima della lettura del punto in scaletta, la Consigliera Vallone prende la parola, chiedendo al Presidente, se l’interrogazione e l’interpellanza sarebbero state discusse in Consiglio, come qualsiasi punto all’O.d.G..

Il Presidente, interpretando a modo suo il regolamento risponde di “no”, riservando alla Consigliera interrogante una replica di soli 5 minuti.

   Per tale ragione la Consigliera Vallone, ha presentato una mozione scritta secondo l’art. 39 del regolamento delle funzioni del Consiglio Comunale, in cui ha chiesto di aprire una discussione, in merito all’interpretazione del comma 6 dell’articolo 37 dello stesso regolamento, in subordine alla possibilità di discutere nell’Assise il primo punto e che la stessa mozione sia posta ai voti.

Vedi video del Consiglio Comunale al 27 min. e 32 s. 

(Ringraziamo Salentovideo per le riprese del Consiglio Comunale pubblicate in forma gratuita)

Sarà stata l’inesperienza del Presidente del Consiglio o la poca conoscenza dei regolamenti comunali, … non volendo aggiungere altro, ma il Presidente ha dato la parola al Consigliere Gorgoni che ha reso una sua lunga interpretazione di parte, da noi non condivisa per molti aspetti, poi alla Consigliera Stefanizzi e dopo all’ass. Martella, togliendo la parola poi agli altri Consiglieri con fare autoritario, in contrasto con qualsiasi norma del regolamento e assumendosi impropriamente il diritto di decidere sulla mozione presentata dalla Consigliera Vallone.

Sta di fatto, che la mozione mossa dalla Consigliera Vallone sarebbe dovuta essere discussa e votata secondo l’art. 39 commi 2 e 3 del regolamento che prescrivono: “Art. 39 – Mozioni

  1. Il proponente ( o uno dei proponenti ) ha per primo la parola, seguito da sindaco, dai consiglieri che intendono intervenire nella discussione.
  2. La mozione, ove il proponente lo chieda, viene posta a votazione.”.

Dopo il dispotismo esercitato, il Presidente ha concesso la parola all’ass. Martella per dare corso alla lettura delle risposte, all’interrogazione di cui sopra.

Vedi video del Consiglio Comunale al 38 min. e 20 s. 

Dopo quanto visto e ascoltato nel suo intervento, l’ass. Martella ci perdonerà nel definirla “poco ferrata”, sull’interpretazione di norme amministrative.

Nello specifico l’Assessore cita le misure previste nel punto inserito nell’art. 13 del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (P.T.P.C.) 2016 – 2018 di Cutrofiano, che riportiamo integralmente:

“Ai sensi dell’art. 1, comma 9, della L. 190/2012 sono individuate le seguenti misure:

  • Il responsabile del procedimento ha l’obbligo di acquisire una specifica dichiarazione, redatta nelle forme di cui all’art.45 del DPR 445/2000, con la quale, chiunque si rivolge all’Amministrazione comunale per proporre una proposta/progetto di partenariato pubblico/privato, una proposta contrattuale, una proposta di sponsorizzazione, una proposta di convenzione o di accordo procedimentale, una richiesta di contributo o comunque intenda presentare un’offerta relativa a contratti di qualsiasi tipo, dichiara l’insussistenza di rapporti di parentela entro il quarto grado, di convivenza di fatto o di altri vincoli anche di lavoro o professionali in corso o riferibili ai due anni precedenti, con gli amministratori, il segretario generale, gli incaricati di posizione organizzativa dell’ente.”.

 

   Secondo l’ass. Martella il rapporto con il Cognato non avrebbe conflitto con il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione, perché a suo dire essendo un affine, non ha nessun rapporto di parentela.

Dopo questa dichiarazione siamo rimasti basiti nel constatare la superficialità dei nostri amministratori, perché la realtà è ben altra:

  1. In qualsiasi caso il responsabile del procedimento aveva l’obbligo di acquisire una specifica dichiarazione, redatta nelle forme di cui all’art.45 del DPR 445/2000.., che è comunque mancante;
  2. Il punto inserito nell’art. 13 del P.T.P.C. Comunale recita, che nella dichiarazione obbligatoria il proponete :”… dichiara l’insussistenza di rapporti di parentela entro il quarto grado, di convivenza di fatto o di altri vincoli …”, negli altri vincoli è prevista l’affinità;
  3. Se l’assessore Martella invece di divagare sugli aspetti personali della vicenda, avesse approfondito l’argomento, si sarebbe accorta, che ai sensi dell’art. 1, comma 9, della L.190/2012, da cui nasce lo specifico punto del P.T.P.C. comunale, nella lettera e) si prescrive in maniera inoppugnabile quello che deve essere inserito nel piano, ossia “e) definire le modalità di monitoraggio dei rapporti tra l’amministrazione e i soggetti che con la stessa stipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere, anche verificando eventuali relazioni di parentela o affinità sussistenti tra i titolari, gli amministratori, i soci e i dipendenti degli stessi soggetti e i dirigenti e i dipendenti dell’amministrazione;” .

  Per tali motivi il responsabile del procedimento, ossia il segretario comunale o nel caso specifico il suo vice, non ha acquisito la dichiarazione obbligatoria d’insussistenza di qualsiasi rapporto con gli amministratori, ne ha valutato lo specifico conflitto di interesse nel dispositivo della determina, motivo per il quale può essere reso nullo l’atto con tutte le conseguenze del caso.

   Ora passiamo ad analizzare se vi è stato o meno un interesse diretto verso un affine, ovvero un conflitto di interessi dell’assessore Martella nella partecipazione alla discussione e nella votazione della Delibera di Giunta n.107/2017.

   Il comma 2 dell’articolo 78 del T.U.E.L – D.lgs 267/2000, recita:

“2. Gli amministratori di cui all’articolo 77, comma 2, devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado. L’obbligo di astensione non si applica ai provvedimenti normativi o di carattere generale, quali i piani urbanistici, se non nei casi in cui sussista una correlazione immediata e diretta fra il contenuto della deliberazione e specifici interessi dell’amministratore o di parenti o affini fino al quarto grado.”

   La prima parte del comma è molto eloquente, gli Amministratori devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado.

  Nel caso specifico, la Giunta Comunale nel deliberato ha preso atto delle risorse rivenienti dal Piano Finanziario e del disciplinare allegato al progetto presentato dal Comune di Cutrofiano “Cutrofiano” paese nel cuore del Salento “TERRA TRA I DUE MARI” – EVENTO “Riti Sacri in onore del Santo patrono Sant’Antonio da Padova: Un viaggio tra religione e cultura ceramista” e ha demandato al responsabile del Settore Amministrativo la predisposizione degli atti necessari a dare attuazione all’evento assegnando la somma di €. 7.800,00.

   Secondo l’ass. Martella non c’è stato nessun conflitto di interessi nel votare la suddetta delibera, perché nel deliberato si è demandato al responsabile del Settore Amministrativo il compito di affidare l’incarico per l’evento di cui sopra, poi assegnato alla ditta del Cognato dello stesso Assessore.

Questo è vero, solo nel caso in cui l’ass. Martella non fosse informata prima della partecipazione della ditta del Cognato all’offerta, particolare questo sul quale solo il responsabile del Settore Amministrativo pro tempore, potrebbe fare luce.

Chi scrive ovviamente si astine nel formulare ipotesi specifiche sulle responsabilità, senza avere documenti o conoscere testimonianze attestanti qualsiasi verità, ma invita chi di dovere ad approfondire la vicenda.

Questo non ci esime ad evidenziare dettagli rilevanti sulla vicenda, soprattutto sulla cronistoria e sulle tempistiche i cui si sono svolti i fatti.

Come si può leggere nella delibera n.107/2017, la seduta della Giunta Comunale è incominciata alle 12:30 del 09.06.2017 e ha partecipato alla seduta in veste di Vice Segretario Comunale il dott. Roberto GENTILE.

Nello stesso giorno in Giunta si sono discussi ben sette punti all’ordine.

Subito dopo la seduta, il dott. GENTILE, avendo assolto il ruolo di Segretario Comunale come vice, ha dovuto di seguito rivestire il ruolo anche di responsabile del Settore Amministrativo, per assolvere al compito di organizzazione l’evento “Riti Sacri in onore del Santo patrono Sant’Antonio da Padova: Un viaggio tra religione e cultura ceramista”.

   Con tutto il rispetto che abbiamo per il dott. Gentile, come ha potuto in pochissimi minuti: valutare e prendere contatto con quelle due specifiche ditte per richiedere loro i preventivi, tra cui stranamente una con sede in Matino e che esercita attività di “confezione in serie di abbigliamento esterno” ; aspettare che le stesse lo inviassero; valutare i preventivi pervenuti e decidere di incaricare la ditta del Cognato dell’ass. Martella; poi redigere il dispositivo della determina; pubblicando infine entro le 14:00 del 9 giugno sull’albo pretorio online del Comune, la determina nr. 518 del Registro Generale?

È possibile dunque, che il tutto sia stato preparato prima e che tutti sapessero?

A queste domande qualcuno dovrà dare risposte!

   Inoltre sull’albo pretorio online del Comune di Cutrofiano è pubblicata una copia della determina non conforme all’originale, ove è riportato il nome della dott.ssa Foggetti quale responsabile del Settore Amministrativo e non quello del dott. Gentile il vero responsabile pro tempore del Settore, rendendo l’atto pubblicato probabilmente un falso amministrativo.

 

 

   Ciò nonostante, l’ass. Martella nel suo monologo scritto ha affermato che tutto è in regola (vedi significato di retorica), ma si dimentica di rispondere alle altre domande fondamentali, formulate dalla consigliera Vallone nella sua interrogazione, quali:

  1. Cosa si intende quando nella determina 518 del 09.06.17 si legge testualmente “Sono stati richiesti preventivi per la fornitura dei servizi turistici…” E ancora “atteso che sono pervenuti due preventivi… “ Qual è la procedura per richiedere i preventivi?
  2. Le due ditte in questione facevano parte della lista delle aziende di fiducia del Comune per i servizi turistici e marketing ?
  3. Se facevano parte della lista ,quali sono state le verifiche e le valutazioni, soprattutto alla luce del fatto che la ditta GRUPPOESSE con sede in Matino esplica attività riferita a “confezione in serie di abbigliamento esterno”?
  4. Il responsabile del procedimento ha acquisito una specifica dichiarazione, così come previsto dal regolamento anticorruzione del Comune di Cutrofiano, con la quale le ditte proponenti dichiarano l’insussistenza di rapporti di parentela entro il quarto grado, o di altri vincoli, soprattutto in virtù del fatto che il rappresentante della ditta CARTA BIANCA individuata per l’espletamento del servizio, risulta essere il COGNATO dell’assessore Martella, che ha preso parte alla votazione di giunta.
  5. Inoltre come è possibile avere assolto in tempo reale tutto il procedimento necessario, tenendo conto che il 09.06.17 veniva convocata la Giunta alle ore 12:30 , successivamente alla delibera venivano richiesti i preventivi, ne pervenivano due, si determinava l’affidamento e infine si pubblicava?

   La consigliera Vallone ha replicato evidenziando anche Lei alcune nostre perplessità, interrotta poi bruscamente dal Presidente del Consiglio prima dello scadere dei 5 minuti (precisamente a 4 minuti e 39 secondi).

 

Vedi video del Consiglio Comunale al 49 min. e 37 s. 

  • Conclusioni

Dopo quanto abbiamo esposto è evidente che l’argomento del conflitto di interessi tra l’ass. Martella e il Cognato non può esaurirsi con il suo intervento nel Consiglio Comunale, perché vi sono molte domande cui si deve dare ancora risposte.

Esortiamo dunque, i Consiglieri di Opposizione e chi di competenza, ad approfondire la vicenda anche attraverso la testimonianza dei funzionari ed agire di conseguenza a garanzia di un equa funzione democratica dell’Amministrazione Comunale.