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Il prossimo lunedì 11 febbraio, A CAMERE SCIOLTE, si riunirà la commissione Ambiente della Camera per esprimere un parere in merito alloa converione in legge dello “Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente il regolamento recante disciplina dell’utilizzo di combustibili solidi secondari (CSS), in parziale sostituzione di combustibili fossili tradizionali, in cementifici soggetti al regime dell’autorizzazione integrata ambientale”.
Si tratta di un fatto molto grave, peraltro a dieci giorni dall’elezione del nuovo Parlamento, e che potrà avere indubbie ripercussioni elettorali sul Presidente Monti in tutta Italia.
Autorizzare a bruciare rifiuti i cementifici (che non sono nati e progettati per tale scopo e per i quali sono previsti limiti di emissioni notevolmente più alti degli inceneritori) è a nostro avviso un GRAVE ERRORE e si pone in assoluta contraddizione con l’apertura del Ministro Balduzzi ad una più attenta rivalutazione della situazione ambientale nei SIN e dei potenziali danni alla salute dei cittadini che derivano dalle tante criticità che ha potuto toccare con mano di persona.
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La grave conseguenza è la trasformazione dei cementifici in industrie insalubri di prima classe in base all’articolo 216 del testo unico delle Leggi sanitarie (di cui all’elenco pubblicato in G.U. n. 220 del 20/09/1994), violando peraltro il principio di precauzione così come recepito daldlgs 152/06 e definito nella Comunicazione del 2 febbraio 2000 della Commissione Europea, dal Trattato di Maastricht, dal Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea all’art. 191 e dalla Costituzione Europea art. III-233. Motivazioni ulteriori e bibliografie sono in allegato.