Cave


Intervento del Forum al Consiglio Comunale del 3 agosto 2016, cava Movit.

 

OGGETTO: Intervento al Consiglio Comunale monotematico aperto, di Cutrofiano (Le) del 03.08.2016, note del FORUM AMICI DEL TERRITORIO inerenti la richiesta di autorizzazione alla coltivazione e sfruttamento del materiale calcarenitico presente nel sottosuolo di alcuni terreni ricadenti in località “Piglia” in agro di Cutrofiano, per un’estensione di Ha 13.49.44 circa.

 PREMESSO

  • che con istanza del 4 giugno 2010, la società MOVIT srl con sede legale in C.da Murrone in Soleto, ha attivato la procedura di cui all’art. 8 della L. R. n. 37 del 22.05.1985, per la richiesta di autorizzazione alla coltivazione e sfruttamento del materiale calcarenitico presente nel sottosuolo di alcuni terreni (CT Fg. 13 p.lla 200 e Fg. 21 p.lle 5 e 10) ricadenti in località “Piglia”, in agro di Cutrofiano (LE) per un’estensione di 13.49.44 Ha;
  • che in data 10 maggio 2010, la società ha presentato al Comune di Cutrofiano, istanza di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale;
  • che in sede di osservazioni alla verifica di assoggettamento a VIA, il Forum Amici del Territorio ha protocollato presso l’Ente competente, note a contrasto;
  • che la Società MOVIT srl con nota del 04.01.2012, acquisita al prot. n. 119 del 05.01.2012, ha presentato istanza di VIA, dopo l’assoggettamento prescritto con Determinazione del Responsabile del Settore Tecnico di Cutrofiano n. 60/269 del 28.04.2011;
  • che il Forum Amici del Territorio, con nota acquisita al prot. n. 2835 del 19.03.2012, ha trasmesso osservazioni dettagliate, ai sensi dell’art. 24 del D. Lgs. n. 152/2006, per il progetto definitivo e lo studio di impatto ambientale relativi all’apertura della cava di calcarenite da sottoporre a VIA, chiedendo parere negativo nella stessa VIA;
  •  che dopo un lungo iter nel procedimento di VIA, costellato da diversi pareri, ricorsi al TAR e dal primo giudizio di compatibilità ambientale negativo espresso dal Responsabile del Settore Tecnico di Cutrofiano, con Determinazione n. 43/166 del 13.02.2014, si è in attesa del pronunciamento del Consiglio di Stato nel giudizio di appello num. 201510466, proposto dal Comune di Cutrofiano avverso la sentenza n. 2683/2015 del TAR di Lecce;
  • che con determinazione n.191/560 del 17.06.2016, il Responsabile del Settore Tecnico di Cutrofiano esprime un secondo giudizio di compatibilità ambientale positivo, condizionato a quella che sarà la decisione del Consiglio di Stato nel giudizio di appello proposto dal Comune di Cutrofiano avverso la sentenza n. 2683/2015 del TAR di Lecce.

Per quanto in oggetto e in premessa, il FORUM AMICI DEL TERRITORIO osserva quanto segue:

1)    Contrasto con il Piano Faunistico Venatorio della Regione Puglia 2009-2014, in proroga.

Il progetto di cava in esame, risulta essere posizionato al centro della Zona Addestramento Cani (Z.A.C.), di tipo “B”, denominata “LUPIAE” e identifica col numero ”09”, con un’estensione di Ha 19.34.24. Tale zona è inserita nel Piano Faunistico Venatorio 2009-2014, in proroga (approvato con Delibera di Giunta Regionale n. 503 del 10.5.2009, attuato con Reg.to Reg.le del 30.7.2009 n. 17) e già presente nel precedente Piano Faunistico Venatorio 2007-2012.

[caption id="attachment_280" align="alignnone"]Piano Faunistico Venatorio ZACPiano Faunistico Venatorio ZAC[/caption] …

Piano Faunistico Venatorio ZAC

Cutrofiano, un Paese oramai colonizzato e depauperato del suo Territorio e del suo Paesaggio.

[caption id="attachment_276" align="alignnone"]Ubicazione Cava MovitUbicazione Cava Movit[/caption]

La società MOVIT srl con sede a Soleto (Le), posseduta per il 50% e collegata a COLACEM Spa (come si evince dal bilancio consolidato 2014 del Gruppo Financo Pag. 74: http://www.financo.it/bilancio_consolidato_2014.pdf), aprirà una nuova Cava a Cutrofiano che interessa ben 14 ettari, pari all’estensione del rione Piani. …

Ubicazione Cava Movit

Falda Idrica

Il progetto di ampliamento della Cava Don Paolo, contrasta con le norme del P.R.A.E. della Puglia.

 

Falda Idrica

 

  Il Forum Amici del Territorio e Italia Nostra – Sezione Sud Salento, hanno inoltrato una nuova diffida a integrazione della  precedente, agli uffici competenti del Comune di Cutrofiano e della Regione Puglia, evidenziando un ulteriore difformità del progetto alle norme vigenti.

  Avendo potuto solo recentemente, prendere visione di ulteriori documenti relativi al progetto di ampliamento della cava “Don Paolo”, scopriamo oggi che il progetto in esame, in fase di Valutazione di Impatto Ambientale, contrasta con le norme vigenti di tutela delle acque nelle cave di pianura, inserite nel Piano Regionale delle Attività Estrattive (P.R.A.E.).


  Costatato, che il Piano Regionale delle Attività Estrattive (P.R.A.E.) della Puglia è stato approvato in via definitiva con deliberazione di Giunta Regionale, n. 580 del 15 maggio 2007 e con esso le relative Norme Tecniche di Attuazione, il progetto di ampliamento della cava di Colacem presentato nel 2009, rientra nell’ambito di applicazione delle suddette norme, poi modificate nel 2010.

  L’attività agricola, nel territorio del Comune di Cutrofiano, si è basata nei secoli scorsi e si basa tutt’oggi sulla disponibilità di acqua contenuta prevalentemente nella falda freatica superficiale (presente diffusamente nella porzione di territorio a sud dell’abitato), emunta attraverso numerosi pozzi costruiti nei secoli nelle campagne del Comune, pertanto questa risorsa idrica, risulta molto importante per la comunità Cutrofianese, per questo la si deve tutelare integralmente.


IL TERRITORIO NON SI SVENDE!

[caption id="attachment_195" align="alignnone"]Cava Don PaoloCava Don Paolo[/caption]

L’Amministrazione di Cutrofiano si appresta a concludere un vergognoso accordo con la Colacem, in danno del territorio, dell’ambiente e di tutta la comunità locale.

Per un “obolo” di 50.000 euro in più l’anno – il classico piatto di lenticchie – l’Amministrazione Comunale  intende sottoscrivere con la Colacem s.p.a. una nuova convenzione quinquennale, che prevede un ampliamento di circa 5 ettari della cava “Don Paolo”; un’estensione che si somma ai 22 ettari (con profondità di 30 metri) esistenti, sacrificando i beni comuni alle ragioni del profitto e alimentando un’attività insalubre, anche se a norma di legge, che contribuisce al già grave inquinamento nel nostro comprensorio.

Questa svendita di territorio non servirà a ridurre le tasse per i cittadini, ma per rimediare ad errori amministrativi, espropri mal eseguiti e spese scriteriate di precedenti governi cittadini, che gravano sui nostri bilanci per quasi un milione di euro.

Cava Don Paolo

Cavità antropiche nell'area urbana

Le non verità!

Dopo le poco attendibili dichiarazioni dell’amministrazione sul raggiungimento del 29% di raccolta differenziata, oggi ci tocca leggere sul quotidiano un sottotitolo eloquente: “La relazione «Nessuna cavità nel centro urbano»”, altre non verità! Nell’articolo del quotidiano di oggi, l’amministrazione dice ancora non verità, o per essere gentili verità distorte, contraddizioni in […]


Le “Tajate” di Cutrofiano, da risorsa a problema.

 

Foto Recenti

Cutrofiano è un paese situato nel Salento centro-meridionale, il territorio si estende per circa 5.572 ettari, con un centro abitato di soli 110 ettari.

La presenza di argilla nel territorio di Cutrofiano ha determinato nei secoli lo sviluppo di produzioni artigianali che ancora connotano l’immagine economica e turistica della città. Nei pressi del centro abitato, lo strato di argilla presenta spessori dell’ordine di pochi metri, nella zona sud dell’agro del comune, sono stati registrati spessori dell’ordine dei 40 – 50 metri.

L’abitato di Cutrofiano è posto su una linea che distingue gli affioramenti di calcarenite (Tufo) dagli affioramenti di sabbie-argille questa caratteristica ha permesso non solo lo sfruttamento del banco delle argille ma anche di quello calcarenitico in gallerie, scavate sotto lo stesso strato argilloso.

 

(Cenni Storici e importanza socio-economica delle attività estrattive.)

A Cutrofiano, le prime cave in ipogeo – chiamate impropriamente cave, perché di fatto sono miniere e nel linguaggio locale vengono dette “Tajate” – per l’estrazione di materiale calcarenitico (Tufo), risalgono presumibilmente  tra il 1870 e il 1880.

Si è persa però memoria, delle cave di argilla per la produzione della terracotta locale, di epoca più antica, alcune di esse probabilmente, sono state realizzate nell’attuale periferia del paese, tra via Supersano e via Collepasso.

Tali cave ipogee erano formate da galleria larghe al massimo 70-80 cm, con volte a sesto acuto.

L’attività estrattiva ebbe un mercato fiorente agli inizi degli anni ’50, quando a Cutrofiano con la crisi dell’agricoltura, il lavoro nei campi non bastava più per il sostentamento delle famiglie.

La classe operaia contadina dell’epoca, si vide costretta a emigrare o venne  imprestata nel lavoro nelle cave per l’estrazione del Tufo, pietra utilizzata per la costruzione di edifici locali.

Il durissimo lavoro in miniera risultò essere per Cutrofiano, uno sbocco occupazionale importante fino agli anni ’80, con l’abbandono dell’attività.

I motivi all’origine dell’apertura di cave sotterranee sono da ricercare, alla possibilità di evitare la perdita nel valore dei terreni per l’attività agricola in superficie.

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