Piano di Classifica

RITORNERA’ IL TRIBUTO DI BONIFICA, del consorzio “Ugento e Li Foggi”.


Piano di ClassificaIl tributo è stato sospeso da sette anni, per ricorsi e battaglie legali a vario titolo, culminate alla Corte di Cassazione nel 2009, che introduce il principio di Beneficio diretto e specifico del servizio di bonifica.

La Regione Puglia, con la legge n° 4 del 13 marzo 2012, reintroduce e regola il tributo, riprendendo i principi della sentenza, e  vara i così detti “Piano di Classifica”, oggi in discussione.

Il Piano di classifica degli immobili individua i benefici derivanti dalle opere pubbliche di bonifica , come recita l’Art. 13 della citata L.R..

Da un mese è stato presentato il piano di classifica e i perimetri di contribuzione in cui sarà fatto pagare il tributo, i cittadini con immobili ricadenti nei perimetri di contribuzione e i Comuni consorziati, hanno tempo fino a 5 Giugno per fare delle osservazioni tecniche sui Piani di Classifica.

 

Questo vuol dire che i singoli cittadini titolari di immobili ricadenti nei suddetti perimetri, dovranno dimostrare con complesse analisi tecniche, che il proprio immobile non beneficia del servizio di bonifica per non pagarne il tributo.

Attenzione, anche gli immobili siti nei centri urbani sono soggetti a questa nuova imposizione.

Il tributo interessa circa la metà dei Comuni consorziati, e  per questi Comuni sfortunati pende la spada di Damocle,  di ben sette anni di arretrati oltre sicuramente il doppio e in certi casi oltre le somme del vecchio tributo.

In questo frangente si può fare poco, l’obbiettivo da porsi è riuscire ad ottenere un’ulteriore proroga per analizzare tecnicamente il Piano di Classifica, stimolando Amministrazioni e Cittadini ad un’azione congiunta.

Il perimetro di contribuzione è discutibile e va rivisto sicuramente, se ad un primo approccio visivo è rilevabile incongruenze e che linee di confine dei comparti sono nella maggior parte dei casi i confini comunali, un’analisi tecnica più dettagliata può sicuramente ridefinire meglio tale piano.

In linea generale dobbiamo dire che purtroppo, ancora esistono questi malsani carrozzoni, che sprecano in maniera abnorme risorse economiche, asservite alla macchina burocratica che li sostiene, senza peraltro produrre un servizio che ne giustifichi l’esistenza.

Perché dunque non abolire i Consorzi, delegando le attività sovracomunali di bonifica alle Provincie ?

La Regione ha prodotto una Legge che ha lo scopo di ripassare la patata bollente alle Amministrazioni Comunali, ai Cittadini e agli Agricoltori , quest’ultimi costantemente penalizzati in un settore sempre più in crisi, abbandonato dalla politica Nazionale e Regionale.