(Apri Mappa Interattiva del tracciato)
Oggetto: Osservazioni nel procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale, ai sensi della L.R. n° 11 del 12/04/2001, per il progetto di costruzione di un cavidotto elettrico ad alta tensione di 150 KV, da realizzare tra la CP di Galatina e la SE di Ruffano.
Premesso
– che sul Bollettino n. 187 del 01-12-2011, della Regione Puglia è stato Pubblicato la richiesta di Valutazione di Impatto Ambientale, per il progetto definitivo di connessione alla RTN (Rete di Trasmissione Nazionale) per conto della Società ERG Eolica Italia srl con sede a Genova in via De Marini n. 1 Cap.: 16149 – Torre WTC. Il progetto è stato elaborato da “Terna s.p.a. – Rete Elettrica Nazionale” con sede a Roma, via Egidio Galbani n. 70 Cap.: 00196;
– che il Forum Amici del Territorio, comitato cittadino di Cutrofiano con sede in via Foggia n. 13, rappresentato dal sottoscritto Presidente Gianfranco Pellegrino, residente ####### alla ######, #####, ha preso visione della copia del progetto, depositato presso l’ufficio tecnico di Cutrofiano, riguardante la realizzazione di un elettrodotto di 150 KV , che attraversa per oltre 7, 100 Km il comune di Cutrofiano;
Per quanto su premesso, si osserva quanto segue.
– (Piano di Bacino Stralcio Assetto Idrogeologico – P.A.I.)
Il progetto prevede, la realizzazione di 19 tralicci metallici per alta tensione sul suolo di Cutrofiano, tra la numerazione 8 e 31. I tralicci numero 11, 12, 13, 14, 15, 17, 18, 19, 20, 22, 25, 26 e 31, ricadono nella porzione di terreno a distanza planimetrica, sia in destra che in sinistra, non inferiore a 75 m, dall’asse del corso d’acqua parte del reticolo fluviale che inizia dal canale “Colaturo”, per poi passare dal canale “Mescianna”, per finire del complesso reticolo del fiume dell’Asso.
Le N.T.A. del PAI dell’Autorità di Bacino della Puglia, riportano prescrizioni previste nell’Art. 6 comma 1 e 8 e nell’Art. 10 comma 3, riportati di seguito:
“ARTICOLO 6 Alveo fluviale in modellamento attivo ed aree golenali
- 1. Al fine della salvaguardia dei corsi d’acqua, della limitazione del rischio idraulico e per consentire il libero deflusso delle acque, il PAI individua il reticolo idrografico in tutto il territorio di competenza dell’Autorita’ di Bacino della Puglia, nonché l’insieme degli alvei fluviali in modellamento attivo e le aree golenali, ove vige il divieto assoluto di edificabilità.
…
8. Quando il reticolo idrografico e l’alveo in modellamento attivo e le aree golenali non sono arealmente individuate nella cartografia in allegato e le condizioni morfologiche non ne consentano la loro individuazione, le norme si applicano alla porzione di terreno a distanza planimetrica, sia in destra che in sinistra, dall’asse del corso d’acqua, non inferiore a 75 m.
ARTICOLO 10 Disciplina delle fasce di pertinenza fluviale.
…
- 2. Quando la fascia di pertinenza fluviale non e’ arealmente individuata nelle cartografie in allegato, le norme si applicano alla porzione di terreno, sia in destra che in sinistra, contermine all’area golenale, come individuata all’art. 6 comma 8, di ampiezza comunque non inferiore a 75 m.”
Inoltre i tralicci numero 18 e 19 cadono nell’area ad alta pericolosità idraulica, dove si applicano tutte le disposizioni previste nelle Norme Tecniche di Attuazione del Piano di Bacino Stralcio Assetto Idrogeologico.
– (P.U.T.T./p. Regione Puglia)
Nel P.U.T.T./p, la linea ad alta tensione e i tralicci oltre a ricadere abbondantemente nelle fascia di tutela dell’area annessa di 150 m dei reticoli fluviali, ricadono anche nelle piane alluvionali indicate nell’Atlante della documentazione cartografica, serie n. 10 – Geomorfologia del PUTT/p Regionale.
Inoltre le opere di scavo e di fondazione per l’istallazione dei tralicci metallici, possono modificare la geomorfologia delle aree tutelate, dagli strumenti urbanistici vigenti.
– (Pericolo scariche elettriche)
Il pericolo di allagamenti molto alto nel corso dell’anno delle aree interessate, potrebbe causare la formazione di laghetti temporanei, con acqua a diretto contatto dei tralicci metallici e la riduzione del “Franco da Terra” della linea elettrica, esponendo quindi tali luoghi a possibili e mortali dispersioni elettriche, causate dal passaggio di alta tensione dell’elettrodotto (150.000 volt).
– (Tutela dei Boschi)
La linea elettrica e il traliccio n. 11 in progetto, passano a una distanza inferiore ai 100 m, previsti come area Buffer di salvaguardia dal Bosco in località Dolce, aree tutelate per legge secondo quanto previsto dal art. 142 d.lgs.42/2004 e rimodulato nel regolamento regionale della Puglia del 30 dicembre 2010, n.24, “Linee Guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili”, recante la individuazione di aree e siti non idonei alla installazione di specifiche tipologie di impianti alimentati da fonti rinnovabili nel territorio della regione Puglia.
– (Campi elettromagnetici)
Il tracciato del nuovo elettrodotto, nel Comune di Cutrofiano, viaggia per una buona parte parallelo ad una linea di alta tensione esistente, aumentando così in maniera esponenziale il campo magnetico generato. Nella fascia di circa 150 m dall’elettrodotto in oggetto si possono individuare molte civili abitazioni e vi sono alcune anche nella distanza di prima approssimazione. Tali abitazioni sono utilizzate come residenze stagionali o per l’intero periodo dell’anno, comunque con permanenza di adulti e bambini oltre le 4 ore al giorno, che comporta una pericolosa esposizione probabilmente superiore ai 3 microtesla di campo elettromagnetico, oltre il massimo previsto dalle leggi vigenti.
– (Considerazioni finali.)
Le opere e i lavori saranno estremamente invasivi, deturpando irrimediabilmente il paesaggio e i luoghi naturali ricadenti per la maggior parte nel Parco dei Paduli (Bosco Belvedere).
La procedura di esproprio dei lotti allocati nell’area potenzialmente impegnata dall’elettrodotto, svaluterà inevitabilmente gli immobili interessati a danno dei cittadini che li possiedono.
Si vuole evidenziare inoltre, come tale infrastruttura serva solo a connettere alla rete elettrica nazionale, un impianto industriale eolico privato, da realizzarsi a Ugento, costituito da n. 18 aerogeneratori.
Un investimento fatto da una società a responsabilità limitata, che ha lo scopo di lucrare sul meccanismo incentivante dei certificati verdi, un paradosso, che pone l’interesse privato sull’interesse pubblico, mascherandolo da “Pubblica Utilità”.
Per tutto quanto esposto
CHIEDIAMO
parere negativo nella Valutazione di Impatto Ambientale e conseguente parere negativo all’Autorizzazione dell’opera in oggetto, senza il superamento delle problematiche suddette.
Cutrofiano 28.01.2012
Il Presidente del Forum Amici del Territorio
(Pellegrino Gianfranco)